Molte volte per apprezzare completamente l'opera di un regista si fa affidamento alla sceneggiatura dello stesso film, che va a suffragare, con la sua struttura di testo concepito per le immagini, quelle stesse che noi abbiamo recepito come fruitori passivi all'interno della sala cinematografica.

In questo caso, però, la sceneggiatura presenta una peculiarità. Non è desunta dal film, cioè a posteriori, quando l'opera è chiusa passando attraverso il filtro del montaggio e della correzione colori, ma è una delle ultime stesure e non quella definitiva. Come dice lo stesso Ponti: "In ogni caso non ha senso pensare alla sceneggiatura come qualcosa di compiuto: sarebbe come andare all'Ikea e comprare solo le istruzioni per un comodino, senza portarsi a casa i pezzi da assemblare".

La domanda che sorge spontanea è sull'utilità di dare alle stampe un testo imperfetto, non terminato e, soprattutto, che non collima con il risultato finale proposto al pubblico cinematografico. E la risposta si trova nel semplice espediente utilizzato per rendere il suddetto testo un oggetto utile e divertente, basato cioè sul commento (tramite nota) dello stesso regista al suo lavoro. Ponti accompagna il lettore puntualizzando le diversità tra testo e messa in scena, suggerendo le motivazioni di alcune scelte, delineando i caratteri dei suoi personaggi, mettendo a nudo il processo creativo.

La sceneggiatura di A/R pubblicata da Marsilio rivisita in chiave letteraria sia la forma degli extra che spesso sono contenuti nei dvd - in cui il regista spiega scena per scena il suo lavoro mentre il film continua a scorrere -, sia il linguaggio, caro alla televisione, dei pop-up che compaiono con le informazioni più disparate sul soggetto in quel momento trasmesso.

In questo modo il testo per le immagini acquisisce una doppia funzione che va da quella semplicemente didattico/didascalica per arrivare a quella a tutto tondo sui processi creativi del film, acquistando un significato altro - innovativo e ludico - e garantendo una curiosa e godibile lettura.