Parigi. La città che "non dorme mai" appare in assoluto silenzio, descritta da una voce narrante che ne sottolinea l'immobilità e la staticità notturna. Alle cinque del mattino tutto tace, fatta eccezione per Chez Moustache e per il quartiere de Les Halles situato a poca distanza dal bistrot.
Questo è lo "stomaco" di Parigi, l'unica zona viva e in continuo fermento dove hanno sede i mercati generali: maiale, manzo, agnello bretone, vitello della Normandia, cervella, rognoni, trippa, salmone della Loira, sogliole, aragoste, sardine, arance, cavoli e asparagi sono solo alcuni dei prodotti che qui sono commercializzati e che costituiscono la principale fonte di reddito per numerosi lavoratori notturni.
A poca distanza dai mercati si trova Rue Casanova: la via dove ha sede Chez Moustache e dove i marciapiedi sono presidiati da ben altro genere di lavoratori notturni, le prostitute.
Il cibo anima dunque le prime scene di questa commedia che Billy Wilder porta sul grande schermo raccontando la storia di Irma la dolce (Shirley MacLaine) e Nestore Patou (Jack Lemmon) all'interno di un quartiere che viene immediatamente identificato come lo stomaco della realtà parigina proprio per il suo fermento e per la sua attinenza al sistema alimentare e che, attraverso questo inconsueto appellativo, consente subito di identificare la valenza del cibo nello sviluppo della storia.
Tutto il film si svolge in uno spaccato di città riconducibile prevalentemente al bistrot, all'albergo in cui Irma e le sue colleghe lavorano, alla casa della protagonista e ai mercati generali: luoghi in cui bevande e alimenti accompagnano la vita dei tre personaggi principali (Nestore, Moustache, Irma e Coquette, la sua barboncina) pur non rivestendo mai un ruolo preponderante nello svolgersi dell'intreccio.
E' comunque indiscutibile l'importanza che Wilder dà al sistema alimentare nella descrizione dei personaggi e delle situazioni che essi si trovano a dover affrontare a cominciare proprio dal bistrot: luogo frequentato dalle prostitute, dai loro protettori e dai poliziotti corrotti in cui si bevono alcolici a dismisura (chiara la connotazione tra i soggetti di un determinato spaccato sociale e le bevande ad essi associate).
La presentazione di Nestore si evidenzia invece differentemente, proprio grazie alla sua connotazione alimentare: prende una mela al mercato e la paga; arriva da Moustache e ordina un bicchiere d'acqua. In pratica il motto di queste prime scene si potrebbe riassumere in: "dimmi cosa bevi e ti dirò chi sei". La storia procede, Nestore viene radiato dalla polizia e, trovatosi nuovamente in Rue Casanova, ordina un cognac (evidenziando il suo allontanarsi dalla posizione di uomo dalle buone maniere), attende Irma, litiga con il suo protettore e si trasferisce a casa della donna dove, tra i mille suppellettili, non esiste però il frigo (le mura domestiche sono vissute solo come luogo di passaggio: la vera vita di Irma si svolge infatti o sul marciapiede o in una stanza d'albergo).
L'ironia della descrizione della vicenda è suggellata dal suo lato strettamente e ripetutamente "gastronomico": presto si scopre, ad esempio, che Irma era precedentemente mantenuta da un grossista di formaggi che le consentiva, per le larghe somme elargite, di lavorare solo due volte alla settimana.
Follemente innamorato della bella prostituta, l'irredento Nestore decide dunque di impersonificare, con la collaborazione di Moustache, le vesti di un certo Lord X entrando ed uscendo di scena, non a caso, attraverso un montacarichi per le merci da cui a volte viene anche coperto (la sua figura compare dietro bottiglie e casse di vino: qui le bevande assumono la valenza simbolica di un nascondiglio). Il ricco Lord X, come il grossista di formaggi, è disposto a tutelare Irma offrendole ricchi incontri bisettimanali ma, pur mettendo a freno la propria gelosia, Nestore non fa i conti con il lato economico della questione: dovendo restituire a Moustache i soldi che ogni volta l'uomo gli presta per pagare Irma sotto false spoglie, Nestore si ritrova a dover lavorare di nascosto ai mercati generali spostando casse di pesce, verdure e carni, per guadagnare i soldi da restituire.
Ecco dunque che l'importanza dello stomaco parigino ricompare per il giusto evolversi della vicenda: frammenti alimentari apparentemente poco importanti ma in realtà abilmente legati da un sottile filo logico e consequenziale.
I soldi guadagnati da Nestore non bastano a risolvere la situazione: oltre ad essere in parte spesi per festeggiare con dello Champagne l'elezione dell'uomo a presidente dei protettori delle prostitute (il vino viene dato anche a Coquette che, ubriacandosi, si addormenta e consente le uscite notturne di Nestore) e per pagare la propaganda della loro pensione, Nestore palesemente sempre più stanco perde l'attenzione di Irma ormai decisa a scappare con Lord X e a dedicarsi a lui preparandogli impeccabili manicaretti.
Sarà offrendo un caffè e un cornetto (due alimenti innocui nell'immaginario collettivo) che Nestore cercherà di stabilizzare una situazione affettiva in cui, ancora una volta, anche il cibo avrà la sua parte simbolica: Irma abbandonerà la strada per lavorare come cassiera al mercato del pesce; un pesce verrà messo in bocca all'antagonista della coppia per indicare che tacerà per sempre e il tutto potrà dirsi risolto grazie all'insostituibile Moustache, il barista amico della coppia.
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