Un vero e proprio festival cinematografico, ma non competitivo e fortemente politico, dove politico significa, come dice Volontè, raccontare i meccanismi della società, cercare un brandello di verità: è Zam Film Festival, 22, 23 e 24 marzo 2013 a Zam, via Olgiati 12, Milano.
Tre giorni di proiezioni con film, documentari, corti, che daranno spazio a giovani registi e piccole case di produzione, a temi scomodi o poco raccontati. Ma anche incontri con esperti e addetti ai lavori, discussioni, dibattiti, workshop, con un’attenzione particolare alle produzioni indipendenti e dal basso, a una cultura che sia per tutti, fuori dalle logiche del mercato e del profitto. Tre sale aperte in contemporanea, proiezioni tutte gratuite e ognuna presentata dagli autori o dai protagonisti, lungo quattro filoni tematici principali: Migranti, Questioni di genere, Violenza di stato e Difesa dei territori, con qualche outsider, senza limiti di formato o anno di produzione ma con grande attenzione alla qualità dei prodotti e dei messaggi.
Qualche esempio? Una su Tre, di Antonio De Luca, Nerina Fiumanò e Stefano Villani, vincitore del Concorso corto doc al Bellaria Film Festival, con Angela Finocchiaro, Marina Rocco, Ottavia Piccolo e Deborah Villa; Nei secoli fedele – il caso di Giuseppe Uva, arrestato nel luglio 2008 e morto la mattina seguente all’arresto, di Francesco Meneghini; The Summit – i tre giorni della vergogna, di Franco Fracassi e Massimo Lauria, sui fatti del Luglio 2001 a Genova. Sono solo tre esempi delle oltre 40 pellicole presentate a Zam Film Festival, che avrà anche una serata di musica, sabato 23 marzo, con la presentazione di Drops, il nuovo disco del trio Bonnot – Tracanna – Cecchetto, progetto che vede la fusione di musica elettronica e jazz, con la partecipazione di molti artisti - per citarne uno: la prestigiosa tromba di Paolo Fresu (ingresso al concerto 3 €).
Il programma completo del festival è online su zam-milano.org e sulla pagina Facebook di Zam Film Festival.
Zam – Zona Autonoma Milano – era un edificio che ospitava una fabbrica di affettatrici e bilance. Vuoto e abbandonato al degrado dagli anni 90, nel gennaio 2011 è stato occupato, ristrutturato e restituito alla città: oggi ospita una palestra dove ogni giorno ci sono corsi e attività sportive, una parete di arrampicata, due sale concerti, un auditorium per proiezioni e teatro, una sala prove e registrazione in costruzione, un laboratorio Hip Hop, un’aula studio e tanta politica, progetti, idee. Zam è a Milano in zona Barona, via Olgiati 12; si raggiunge con la metropolitana linea 2 fermata Famagosta, il bus 95 o i tram 2 o 14.
Per info e contatti:
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