Non poteva mancare, sulla lunga scia delle trasposizioni cinematografiche di fumetti, telefilm ispirati ai medesimi o semplicemente ideati per il piccolo schermo - come Batman (Leslie Martinson, 1966), Charlie's Angels (McG, 1999), Hulk (Ang Lee, 2003), Spiderman (Sam Raimi, 2002) solo per citare i più discussi – Starsky & Hutch, il serial che ha appassionato il pubblico americano dal 1975 al 1979. Approdato anche in Italia qualche anno più tardi ha riscosso il medesimo successo imprimendosi nel dna di un'intera generazione.
Quindi era inevitabile riproporre per il cinema le avventure dei due paladini della giustizia che s'aggirano per la Bay City sulla sportiva e slanciata Ford Gran Torino rossa con la striscia bianca, logo mitico e indiscutibile di tutta la serie (di cui per l'occasione ne sono stati ricostruiti ben nove esemplari).
Ma l'operazione, svolta dagli sceneggiatori John O'Brien e Scot Armstrong insieme al regista Todd Phillips, si discosta dalla semplice reiterazione a scopo commerciale di un prodotto di successo. Malgrado il co-produttore e interprete Ben Stiller dichiari che non aveva "nessuna intenzione di farne una parodia o di prenderlo in giro in alcun modo", è indubbia la volontà di rileggere proprio in chiave comica e grottesca gli stilemi di due personaggi e di un'epoca che, dopo più di vent'anni, risultano inevitabilmente ingenui. Anzi, con qualche probabilità, gli appassionati rimarranno delusi nel vedere i due simpatici agenti - che sapevano abilmente coniugare l'alto valore etico della giustizia e del rispetto della legge con la spensieratezza di quel periodo - trasformati in divertenti pasticcioni, soprattutto per Starsky il cui senso del dovere e la cui dedizione al lavoro vengono sovente parodiati, aumentando in questo modo le differenze caratteriali della coppia. Lo stesso regista ironizza: "Fondamentalmente direi che si tratta di una commedia romantica tra due eterosessuali. Infatti segue il ritmo di una tipica storia d'amore: all'inizio i due non vanno d'accordo, poi iniziano a capirsi meglio ma devono separarsi, e alla fine tornano insieme in un sodalizio ancora migliore".
Starsky & Hutch versione 2004 assimila dalla serie televisiva le macro strutture che l'hanno resa famosa, per poi rielaborarle in un prodotto autonomo che goda di vita propria. E, malgrado il "tradimento" nei confronti dell'originale, la sua forza sta proprio in questo netto scarto, che lo trasforma in una commedia brillante. Sfrutta un umorismo basato, spesso e volentieri, sul nonsense e la semplice vicenda diventa la linea guida per ammirare i nostri "nuovi" protagonisti (Ben Stiller e Owen Wilson) alle prese con inseguimenti spettacolari, spericolati salti da un grattacielo ad un altro, piccanti incontri con ragazze ponpon, devianti allucinazioni e ammiccanti citazioni cinematografiche come Easy Rider, La febbre del sabato sera, Tutti gli uomini del presidente.
Se a questo si aggiunge la puntuale regia di Todd Phillips e la caleidoscopica fotografia di Barry Peterson, si può facilmente comprendere come questo prodotto abbia tutte le carte in regola per essere un blockbuster in Italia come negli stati Uniti.
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