Si è concluso lo scorso 14 marzo la nona edizione del festival Piemonte Movie – Un anno di cinema sotto la Mole, la seconda dal salto da Moncalieri, città che ha visto nascere l’evento, a Torino. Dopo il battesimo di fuoco dello scorso anno, con un margine ristretto di tempo per reinventare la “vecchia” Anteprima Spazio Torino, la rassegna curata da Alessandro Gaido ha confermato quanto di buono fatto nelle scorse edizioni e ha, se possibile, alzato il livello dell’asticella di qualche misura in più.

Diamo un po’ di numeri:  sono stati più di 8.000 (il doppio rispetto al 2008) gli spettatori che hanno affollato le sale di Massimo, Centrale, Empire ed Unione Culturale Franco Antonicelli; più di 120 i cortometraggi provenienti da tutte le province piemontesi (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania e Vercelli); 11 i documentari in anteprime sostenuti dal Piemonte Doc Film Fund (il fondo regionale per il documentario istituito dalla Regione Piemonte e dalla Film Commission Torino Piemonte); più di 200 il monte totale delle opere – corti, fiction, animazione, documentari, opere sperimentali – schedate e recensite nel catalogo di Piemonte Movie; 1 numero speciale della rivista Mondo Niovo, imprescindibile documento per chi voglia sapere cosa è stato prodotto e girato in Piemonte nel 2009; più di 20 i ragazzi tra i 26 e i 33 anni che hanno ideato, costruito, e seguito passo dopo passo ogni fase di questo progetto.

Nell’albo fotografico di Piemonte Movie 2009 rimaranno, indelebili, le immagini dei tutto esaurito per l’evento speciale South Park, con i doppiatori della dissacrante serie americana presenti in sala a doppiare i propri “figli di cartone” e rispondere alle domande del pubblico, e per il doppio spettacolo del tanto travagliato, quanto atteso, Torino nera di Massimo Russo e di 300 tra due binari di Mathieu Gasquet. E poi la commozione e l’impegno politico-sociale che ha accompagnato l’inaugurazione e tutta la durata del focus Razza Operaia, la serie di opere dedicate al mondo del lavoro e, nello specifico, delle fabbriche, venuto prepotentemente a galla dopo i terribili, ma purtroppo non eccezionali, eventi della ThyssenKrupp di Torino; o l’emozione e la gioia dei vincitori del concorso per cortometraggi Spazio Piemonte durante la serata conclusiva presso la sala Movie del nuovo Cineporto, tra i quali ricordiamo l’opera Le Troixieme charge di Mauro De Fazio, che si è aggiudicata la menzione più ambita dalla giuria guidata da Alberto Signetto. Cinzia Leone, Gipo Farassino, Corrado Farina, Ugo Nespolo e Carlo Ausino, infine, i graditi ospiti che hanno impreziosito gli omaggi presenti in questa edizione.

Ma Piemonte Movie è stata anche l’occasione per saperne di più sul mondo dell’animazione, con una tavola rotonda che ha visto presenti tutti i più importanti autori di “cartoon” piemontesi, per lasciarsi coinvolgere dal fascino dell’esterofilità presente nei cinque bellissimi cortometraggi provenienti dal Festival Européen du Film Court de Brest, gemellato da quest’anno con Piemonte Movie, per apprendere a fondo quale legame unisse due grandi artisti come Dino Risi e Giovanni Arpino, o per cogliere le diverse percezioni del mondo “da dietro un obiettivo fotografico” di artisti del passato (Serge Bertino) e del presente (Hugo Jeannot).

La seconda edizione del nuovo Piemonte Movie è stata dunque ricca di eventi e ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Di sicuro la prossima edizione sarà un’ulteriore prova di maturità per il giovane staff di questo festival, che dovrà riconfermare quanto di buono fatto e migliorare i difetti e gli errori compiuti quest’anno, sempre tenendo presente qual è la realtà della rassegna, quella di un piccolo festival che punta a raggiungere gli obiettivi che si prefissa. Piemonte Movie è un festival che nasce dal basso, un appuntamento che è pensato da chi ama la settima arte per chi ama la settima arte, con il grande scopo di creare delle sinergie fra tutti i suoi partecipanti. Perché al di fuori del grande sistema cinema – quello con la C maiuscola, che riesce a sopravvivere, in qualche modo, ad ogni crisi – esistono piccole realtà di registi, sceneggiatori, maestranze, attori, case di produzione e distribuzione con sogni e idee nel cassetto che aspettano soltanto di essere realizzate. Piemonte Movie vuole e vorrà sempre essere l’occasione per far incontrare tutti i “geni” nascosti del cinema piemontese e permettere loro di portare all’attenzione di un folto pubblico le proprie idee ed impressioni sul mondo.

Perché se c’è un dato di fatto incontrovertibile che Piemonte Movie 2009 ha confermato è che la gente ha fame di buon cinema, soprattutto di quello più difficile da vedere, quello che ha in sé la spinta della vera passione cinefila, al di là di qualsiasi calcolo di rendiconto economico.