Quello di Daniela Pecchioni è un agile viaggio nella storia del cinema erotico, con una attenzione particolare alle pellicole d'autore, con alcune ri-scoperte e molte conferme.
Dopo un'interessante apertura che si concentra sul problema della censura cinematografica, il saggio di volta in volta affronta temi e problemi legati al cinema e alla rappresentazione dell'erotismo: la claustrofobia, il potere, il voyeurismo, il comico; per arrivare ai giorni nostri con l'idea di un cinema erotico deciso a smascherare e abbattere "gli ultimi tabù" con il "caso" di Irréversible e la rappresentazione della violenza sessuale.
In chiusura, il ricco indice dei film citati mostra la vastità di un tema come il sesso e l'erotismo al cinema, tema che la Pecchioni tocca con la giusta curiosità contestualizzando le diverse pellicole per metterle "in rete" stabilendo legami non sempre scontati, e in verità non sempre scientifici, ma giustificati da un discorso vivo, originale e personale. Il sesso al cinema è quindi un'utile guida per cinefili curiosi: appassionati, amanti, maniaci del cinema.
L'amore, il desiderio, la sensualità sono così intimamente legati al concetto di immagine cinematografica da causarne, sin dagli esordi, la censura e, in qualche caso, la messa al rogo. Tutto ciò, ovviamente, riferendoci a quei film destinati a un pubblico "medio" perché in realtà tanto sono forti il sensualismo e la carica erotica offerti dal nuovo mezzo cinematografico che, sin dai primi del Novecento, al mercato "ufficiale" si affianca un mercato parallelo di film assolutamente proibiti (i cosiddetti stag o blu movies) che circolano esclusivamente nei salotti di "collezionisti" privati e che diverranno, progressivamente, veri e propri prodotti pornografici. la nostra passeggiata, tuttavia, resta all'interno di un discorso ufficiale, di pellicole, cioè, che hanno raggiunto, colpito, appassionato o, in certi casi, offeso e disgustato il grande pubblico...
(dall'introduzione al libro)
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