La doppia ora è il primo lungometraggio di Giuseppe Capotondi. Dopo una lunga esperienza da autore di videoclip, con questo film d’esordio il giovane regista italiano è approdato quest'anno all Mostra del Cinema di Venezia. La doppia ora è la storia di un incontro. Sonia (Ksenia Rappoport ) fa la cameriera ai piani in un albergo di Torino, Guido (Filippo Timi) è un ex poliziotto rimasto recentemente vedovo e alla ricerca dell’amore. Si incontrano in un locale in cui organizzano speed date, dove Guido è un frequentatore abituale e Sonia una nuova arrivata. Il feeling tra i due scatta subito, ma un fatto di sangue irromperà nella loro recente relazione, creando una serie di nuovi punti di vista, oltre che il presupposto per una storia che, di lì in poi, procederà per progressivi svelamenti.
C'è uno splendido lavoro di scrittura alla base di questo film. Davvero una bella sorpresa nel panorama del cinema italiano contemporaneo. La regia, pulita e nitida, si ancora al tessuto ben compatto della sceneggiatura: i suoi autori, che per La doppia ora si sono meritati una menzione al “Solinas”, hanno costruito dei personaggi credibili e un intreccio in perfetto equilibrio fra il gioco sottile di punti di vista e dei diversi livelli di informazione, tra cui si oscilla di continuo. Oltre alle immagini, materiche, e alla mirabile prestazione attoriale dei due protagonisti, il segreto del film forse risiede proprio nel rapporto che riesce a costruire con lo spettatore. Perché chi è seduto in sala è chiamato a fare continui salti di qualità, costretto alla modificazione continua delle informazioni che aveva dato già per acquisite, allo scopo di costruirsi il proprio quadro su una vicenda che comincerà ad apparire chiara soltanto sul finire.
Uno sguardo autoriale sul come nascono e si modificano le relazioni tra le persone e i sentimenti, mai banale o troppo detto, perché tutto, ne La doppia ora, passa attraverso i gesti e i corpi. Senza mai cedere alla scelta, facile, di lasciar dire le cose alle parole.
TITOLO ORIGINALE: La doppia ora; REGIA: Giuseppe Capotondi; SCENEGGIATURA: Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo; FOTOGRAFIA: Tat Radcliffe; MONTAGGIO: Guido Notari; MUSICA: Pasquale Catalano; PRODUZIONE: Italia; ANNO: 2009; DURATA: 95 min.
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