Un gelido inverno PDF 
Francesca Druidi   

Tratto dal romanzo di Daniel Woodrell, che la regista Debra Granik ha adattato insieme alla produttrice Anne Rosellini, Un gelido inverno ha conquistato festival come il Sundance e Torino, accaparrandosi nomination pesanti all’edizione appena tenutasi degli Oscar e lanciando definitivamente il volto e il talento di Jennifer Lawrence dopo l’ottima performance in The Burning Plain, debutto alla regia dello sceneggiatore Guillermo Arriaga, che le ha permesso di vincere il premio Marcello Mastroianni come migliore attrice esordiente alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2008.

In Un gelido inverno, Jennifer Lawrence interpreta con intensità e credibilità la diciassettenne Ree Dolly, che prova a tutti i costi a salvaguardare la sua famiglia in un contesto a dir poco spigoloso, rappresentato dalla comunità che vive tra i boschi dell’altopiano di Ozark in Missouri. Se già la vita di tutti i giorni è difficile, con un fratellino e una sorellina più piccoli di cui prendersi cura, una madre resa fantasma da un grave disturbo mentale e un padre assente e dedito alla produzione e allo spaccio di anfetamine, la situazione per Ree precipita nel momento in cui il padre Jessup scompare nel nulla. È lo sceriffo Baskin (Garret Dillahunt) ad avvertirla che l’uomo ha impegnato la casa in cui vivono per pagarsi la cauzione e uscire di prigione e che, se non si presenterà il giorno dell’udienza in tribunale, la casa e gli ettari di alberi secolari di proprietà dei Dolly verranno confiscati. Il film diretto da Debra Granik, qui al suo secondo lungometraggio, si declina quindi come la ricerca, da parte della protagonista, del padre, della verità di quanto gli è accaduto e anche in parte di se stessa. Il compito si rivela quanto mai arduo e pericoloso. Per tenere unita la sua famiglia, per garantirle la sopravvivenza, Ree non esita, infatti, a sfidare l’omertà e l’ostilità degli altri abitanti della zona da cui si reca per avere notizie del padre, provando di fatto a scardinare le logiche non scritte che regolamentano l’esistenza quotidiana in quei luoghi, dove i legami di sangue e del gruppo di appartenenza si intrecciano in modo implacabile all’esercizio di attività illegali. Solo l’amica Gail (Lauren Sweetser) resta al suo fianco per aiutarla. Contrastante è poi il rapporto con lo zio Teardrop (il candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista John Hawkes), fratello di Jessup, individuo non meno pericoloso, dipendente dalla droga, ma che saprà fare i conti con la propria coscienza, risvegliata dalla determinazione incrollabile della nipote. Il tentativo di destabilizzazione compiuto da Ree non viene però ammesso e accettato dalla comunità, la quale non stenta a reagire in base alle proprie norme di comportamento.

Facile può apparire il parallelismo estetico e tematico tra la rigidità del clima e dell’ambiente dell’Ozark e la dimensione anaffettiva e dura della sua gente, ma la riuscita del film passa proprio attraverso la capacità, da parte della regista, di restituire, con la sua camera Red e la fotografia plumbea e naturalistica di Michael McDonough, l’atmosfera generale di violenza e asperità nella quale si muove Ree, sapendo però dosare la carica di brutalità e di dramma insita nella descrizione dei personaggi e nel dipanarsi del racconto, lasciando filtrare una nota di speranza per il futuro senza però essere fintamente riconciliante. Un gelido inverno non costituisce un mero esercizio di stile, che fa leva sui crismi di un certo cinema indipendente americano per raccogliere consenso. È un’opera che possiede una misura e un equilibrio encomiabili, oltre ad essere un lavoro cinematografico ben scritto, ben diretto e ben recitato. Risulta evidente lo sforzo compiuto dalla produzione e dal cast tecnico-artistico di rappresentare con veridicità e aderenza la realtà e la cultura della zona montana del Missouri (mostrata anche dalla presenza nel cast di alcuni abitanti del territorio), anche se l’obiettivo della Granik è soprattutto quello di esplorare il percorso di Ree, la sua lotta contro chiunque ostacoli il raggiungimento di una condizione migliore per i suoi cari. La costruzione del suo personaggio è, senza dubbio, uno dei punti di forza del film, supportata dalla credibilità fornita dall’interpretazione di Jennifer Lawrence: insieme alla forza di volontà e al coraggio, che consentono alla protagonista di non rassegnarsi di fronte alle minacce e alle bugie che le propinano gli adulti, c’è il suo fare materno, il suo crescere i fratellini, ai quali procura il cibo e ai quali insegna a sopravvivere, da un punto di vista prima di tutto materiale (imbracciare un fucile per cacciare) e poi morale (frequentare la scuola).

Tra i meriti di Un gelido inverno, c’è quello di veicolare il ritratto di una donna, di un’adolescente che dimostra di essere molto più forte rispetto ad adulti passivi e fragili che offrono un esempio tutt’altro che positivo. Una ragazza che, per la sua vita e la sua famiglia, cerca di essere diversa dalle persone che la circondano, una ragazza che non sfugge alle sue responsabilità, scendendo alla fine a patti con lo spettro di un padre che, pur deludendola, ha amato e con uno zio che, nonostante tutti i suoi problemi, potrà diventare, forse grazie a lei, una persona migliore.

TITOLO ORIGINALE: Winter's Bone; REGIA: Debra Granik; SCENEGGIATURA: Debra Granik, Anne Rosellini; FOTOGRAFIA: Michael McDonough; MONTAGGIO: Affonso Gonçalves; MUSICA: Dickon Hinchliffe; PRODUZIONE: USA; ANNO: 2010; DURATA: 100 min.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.