Sanguepazzo PDF 
Andrea Bettinelli   

ImageAl festival di Cannes l’ultimo film di Macro Tullio Giordana è passato quasi inosservato, messo in ombra da Gomorra e Il divo. Allo stile tradizionale di Sanguepazzo, critici e pubblico sembrano avere preferito il secco realismo di Garrone e il surrealismo di Sorrentino. I temi di attualità (la camorra, il potere andreottiano) hanno suscitato più interesse della vicenda raccontata da Giordana, molto popolare al pubblico di cinquant’anni fa, pressoché sconosciuta al grande pubblico di oggi.

Sanguepazzo ricostruisce la vicenda di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, celebri attori del ventennio fascista, compagni d’arte e di vita. Lui cocainomane e specializzato in ruoli da cattivo. Lei di umili origini, fece una carriera folgorante. Dopo l’8 settembre passarono nella Repubblica di Salò e Valenti, in particolare, entrò nella X Mas di Junio Valerio Borghese. Vennero fucilati a Milano nel 1945 dai partigiani. Su di loro il sospetto (mai provato) di avere partecipato alle torture eseguite dalla banda di Pietro Koch a Villa Triste a Milano, in via Paolo Uccello (1). Il film è stato contestato dal punto di vista ideologico ed è stato accusato di revisionismo, soprattutto per la scena finale in cui i due attori vengono fucilati con l’inganno dai partigiani: accusa che, rivolta a un antifascista convinto come Giordana, risulta abbastanza ridicola. Piuttosto, occorre sottolineare come Giordana abbia cercato di raccontare la vita di questi personaggi da un punto di vista "interno”, ne abbia adottato le prospettive culturali e abbia cercato di scavare nelle loro debolezze. Come è giusto che sia: il regista non fa lo storico di mestiere, si muove su un terreno diverso, su cui può applicare i propri strumenti all’interno di un tentativo di comprensione poetica dei suoi personaggi. Non è stato invece sottolineato a sufficienza il fatto che Sanguepazzo mostra il degrado che si cela dietro l’immagine perbenista della società dell’epoca, così come ci è stata consegnata dal cinema di evasione del periodo fascista: un cinema ora disimpegnato, ora celebrativo. Cocaina, gioco d’azzardo, sessualità sfrenata, depravazioni: il film di Giordana vuole essere innanzitutto una critica di costume della società del ventennio e una riflessione sul potere di falsificazione della rappresentazione cinematografica e sui rapporti tra politica e arte. Una sorta di Caduta degli dei del fascismo, visto come complesso intreccio di motivi politici e culturali segnato in profondità dal morbo della decadenza.

Non sul piano delle idee, quindi, va segnalata la debolezza del film, ma su quello dello stile. Il melodramma di costume imbastito da Giordana sembra non decollare, poco emozionante, un po’ sfilacciato nella sua struttura a flashback, non aiutato per altro dalla coppia di attori principali: la Bellucci andrebbe doppiata; Zingaretti è bravo in ruoli in cui prevalgano sfumature attoriali e understatement, non convince invece del tutto quando deve interpretare un personaggio sopra le righe come l’istrionico Valenti. Peccato per questo progetto molto sentito dal regista, la cui idea risale addirittura ai primi degli anni Ottanta, ma le cui origini hanno radici addirittura nell’infanzia di Giordana, nei racconti della madre che era un’ammiratrice di Valenti e Ferida, indignata dalle accuse che gravavano sugli attori.


Note
(1) Italo Moscati, Gioco perverso. La vera storia di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, tra Cinecittà e guerra civile, Lindau 2007; Odoardo Reggiani, Luisa Ferida, Osvaldo Valenti. Ascesa e caduta di due stelle del cinema, Spirali 2007.


TITOLO ORIGINALE: Sanguepazzo; REGIA: Marco Tullio Giordana; SCENEGGIATURA: Leone Colonna, Marco Tullio Giordana, Enzo Ungari; FOTOGRAFIA: Roberto Forza; MONTAGGIO: Roberto Missiroli; MUSICA: Franco Piersanti; PRODUZIONE: Francia/Italia; ANNO: 2008; DURATA: 150 min.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.