Tre colori – Film Blu: la polifonia dei sentimenti - Krzysztof Kieslowski PDF 
di Cristina Dall'Igna   

Tre colori - Film blu fa parte di una trilogia di lungometraggi (Film blu, Film rosso, Film bianco) firmati dal polacco Krzysztof Kieslowski (ma prodotti in Francia da Marin Karmitz) tra il 1992 e il 1994 e ispirati ai principi della Rivoluzione francese – libertà, uguaglianza, fratellanza – metaforicamente rappresentati dai colori della bandiera nazionale. Il fatto che sia un autore straniero a rivolgersi al pubblico francese trattando un tema così fortemente patriottico è volutamente provocatorio, anche se in realtà le tre tematiche che dovrebbero fungere da fil rouge delle singole opere non vengono poi realmente sviluppate nel corso delle vicende, rivelandosi semplicemente meri pretesti per suscitare preventivamente l'interesse dello spettatore.

Il tema conduttore di Film blu è quello della libertà. Perché un pretesto? Perché attraverso la storia di Julie, personaggio praticamente unico ed incontrastato dell'opera, Kieslowski ci illustra sì un percorso verso la libertà, ma non tanto una libertà fisica quanto interiore. La perdita della figlia e del marito in un incidente stradale conducono la protagonista ad una sorta di annientamento di sé stessa attraverso l'anestesia del sentimento e dell'emozione, passando attraverso l'abbandono e la distruzione di tutto ciò che ricorda il passato. Questo "suicidio simbolico" che apre la vicenda e caratterizza buona parte del film costituisce il punto di partenza del percorso verso una nuova vita, verso la liberazione dal sentimento di oppressione e solitudine che attanagliano Julie e che le impediscono di vivere e di reagire.

La sequenza iniziale anticipa da subito le costanti formali che si svilupperanno lungo il corso del lungometraggio e che assumeranno via via una forma ed un significato sempre più precisi nell'economia della vicenda; ad emergere è innanzitutto la salda fusione audiovisiva che costituisce il fulcro drammaturgico fondante. Il ritmo incalzante delle immagini e dei suoni dà immediatamente allo spettatore un senso di oppressione e di disagio, dilatando il tempo e creando così una dimensione di attesa che suggerisce l'ineluttabile evolversi di un destino implacabile. L'intera costruzione del film ruota infatti attorno alla musica, legata visivamente all'uso di due filtri colorati che caratterizzeranno le immagini: quello blu e quello giallo. La funzione drammatica di queste due linee cromatiche è quella di accompagnare, insieme alle note, l'evolversi del percorso interiore della protagonista da quello che abbiamo chiamato il "suicidio simbolico" iniziale ad una reazione al dolore e al destino che hanno segnato la sua vita. Il blu, colore "negativo" in quanto prossimo all'ombra, rappresenta la svolta di Julie dalla sofferenza alla passività e incarna la sua iniziale scelta di auto-annientamento e di silenzio; inoltre, per la sua profondità, esso richiama fortemente un'idea di infinito, motivo per cui la protagonista, alla ricerca frenetica di una pace interiore, ne rimane affascinata e se ne circonda in diverse occasioni (l'acqua della piscina, il lampadario di vetro che appende in casa…).

Associato quasi costantemente ad una musica di archi, il blu è la tonalità prevalente della prima parte della pellicola, interrotto con sempre maggiore frequenza dal giallo, che si pone invece al vertice dei colori "positivi", in quanto molto chiaro e prossimo alla luce. Esso manifesta inizialmente l'impulsività degli accesi sentimenti della protagonista, che emergono improvvisamente e spontaneamente in lei e fanno da preludio all'uscita dal suo stato di torpore; via via il giallo, legato sonoramente ad una musica di ottoni, si insinuerà con sempre maggior frequenza nei momenti sereni di Julie, a sottolineare il suo mutamento interiore in atto.

La parola, quasi del tutto assente, giunge sempre a posteriori e proprio per esplicitare quello che i mezzi tecnici – in particolar modo la musica e il colore – hanno anticipato e il corpo della protagonista ha già espresso. Il dialogo si presenterà ovviamente con maggior frequenza man mano che ci si avvicina all'epilogo, quando da una drammaturgia della musica e del colore si passa ad una drammaturgia dell'azione. Nel momento in cui Julie si accorge che nonostante la voluta apatia la sua persona influisce comunque sulla realtà circostante e su coloro che la circondano, comincia ad agire; l'armonia cromatico-sonora accompagna anche questo cambiamento di ritmo del film, che all'improvviso subisce un accelerazione temporale, la scansione degli eventi diventa affannosa, scompare la ciclicità dei gesti e la sospensione del tempo, i filtri gialli invadono le sequenze per rappresentare la nascita di una nuova istintività. Il passato di Julie torna (simboleggiato dall'incontro con l'amante del marito) ma non per essere mitizzato né per rinnovarsi, ma per scomparire per sempre.

Con questo film Krzysztof Kieslowski si affaccia sull'interiorità umana con uno sguardo nuovo, di sconfinata compassione; attraverso un uso fortemente semantico di elementi quali la musica e il colore e la creazione di un montaggio polifonico e complesso, in cui i movimenti di macchina trovano costantemente un preciso riscontro con quelli dei personaggi e delle linee cromatico-sonore, il regista ha saputo cogliere e sondare con grande profondità e raffinatezza l'intimo itinerario di una coscienza che dal desiderio di morte muove verso quello di vita. Si tratta senza dubbio di un film "difficile", da vedere e rivedere per coglierne fino in fondo le sfumature e la complessità drammaturgica, ma sicuramente è una delle analisi più profonde e affascinanti dell'interiorità umana che il cinema ci ha regalato.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.