Total Recall - Atto di forza PDF 
Edoardo Peretti   

Total Recall, diretto da Len Wiseman, è il remake dell'omonimo film del 1990 di Paul Verhoeven, a sua volta tratto dal racconto Ricordiamo per voi di Philip Dick. Nei titoli di testa viene fatto sapere allo spettatore che, a seguito di una guerra mondiale, gli unici territori rimasti abitabili sono il Regno Unito, diventato "L'Unione federale di Britannia", e l'Australia, colonia sottomessa all'Impero. Gli abitanti della colonia sono per lo più senza diritti e vivono in povertà: quotidianamente, attraverso la "the fall", un macchinario che attraversa il centro della terra, fanno i pendolari con il Regno Unito, dove vengono sfruttati come forza lavoro. Tra questi c'è Douglas Quaid, operaio con incubi ricorrenti. Douglas decide di prendere parte al progetto "Recall", grazie al quale è possibile farsi installare ricordi e sogni a richiesta. Da quel momento, scopre che il presente che sta vivendo è una finzione, diventa un pericoloso ricercato dalla polizia e, gradualmente, scopre di essere stato a sua volta un pericoloso agente segreto.

Quando all'alba dell'ultimo decennio del ventesimo secolo intraprese questo progetto, Paul Verhoeven era nel momento più felice della sua carriera. Atto di forza, infatti, seguiva il cult Robocop (1987) e precedeva l'altrettanto cult (per alcuni in realtà, più uno "scult") Basic Instinct (1992). Il successo e l'alone di culto legati a questi tre film non sarebbero poi mai più stati raggiunti dal regista olandese, con l'esclusione di Starship Troopers (per il quale è ancora aperto il dibattito cult/scult) e de L'uomo senza sonno (2000), bel film anche se meno fortunato degli altri. Wiseman è invece reduce dalla regia dei primi due episodi della saga di Underworld, per la quale ha contribuito anche alla realizzazione del terzo e quarto episodio, collaborando a soggetto e sceneggiatura, e di Die Hard, la quarta puntata delle avventure dello storico detective McClane/Bruce Willis. Tutti film caratterizzati da una robusta convenzionalità, anonima e di superficie, che non approfitta dei buoni spunti offerti dal soggetto, come nel caso di Underworld, dove la possibilità di creare una sorta di epica gotica è stata abbandonata per più facili soluzioni. Anche in questo rifacimento il regista conferma tutti i suoi limiti: un discreto mestiere senza spunti messo al servizio di lunghi inseguimenti e di ripetute sparatorie e duelli, la cui ricorrenza a un certo punto sembra essere il fulcro dell'opera, che si affida alle potenzialità degli effetti speciali e delle scenografie imponenti ma non particolarmente originali. Wiseman sembra riecheggiare altre idee di cinema - narrative, tematiche e visive -, rimanendo in superficie, un po' come l'aspirante intellettuale à la page che in pubblico recita citazioni di autori famosi memorizzate in raccolte di aforismi senza avere letto le loro opere e senza avere idea del loro contesto. È così, per esempio, per l'immaginazione di un futuro post-apocalittico (frequente in molto cinema, recente e non solo), in cui la straordinaria innovazione tecnologica convive con un ritorno al passato in molti aspetti della vita comune, e diventa l'arma principale del controllo pervasivo dell'istituzione sull'individuo. Anche gli aspetti più fantascientifici rimangono sulla carta, per non parlare della metafora sociale o dell'approfondimento dell'angoscia provata dal protagonista in crisi di identità. Tutti elementi appena accennati tra un inseguimento e l'altro, tra la lotta a suon di arti marziali e la successiva sparatoria.

Se il film di Verhoeven è diventato di culto anche perché abilmente eccessivo e provocatorio, a livello tematico come a livello visivo, qui manca anche l'eccesso: non si pigia mai sull'acceleratore, né sulla fantascienza, sul grottesco, sul piano metaforico, sull'ironia, e la ricerca visivo-stilistica sembra rimandata a un'altra occasione. Il nuovo Total Recall non delude solo i fan dell'originale, ma annoia anche lo spettatore neofita, con l'eccezione di qualche coinvolgente scena sorretta da un discreto mestiere.

Titolo originale: Total Recall; Regia: Len Wiseman; Sceneggiatura: Kurt Wimmer, Mark Bomback; Fotografia: Paul Cameron; Montaggio: Christian Wagner; Scenografia: Patrick Tatopoulos; Costumi: Sanja Milkovic Hays; Musiche: Harry Gregson-Williams; Produzione: Total Recall, Original Film, Rekall Productions; Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia; Durata: 118 min.; Origine: USA/Canada, 2012

 


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