It's all true - Interviste sull'arte del cinema PDF 
di Tiziano Colombi   

Penso che ogni artista abbia il dovere di criticare la civiltà in cui vive e i suoi contemporanei. È un compito chiaro e preciso per un artista che abbia una qualsiasi ambizione
Orson Welles

"Io non voglio che nessuna descrizione di me sia accurata: voglio che sia lusinghiera. Non credo che la gente che deve faticare per guadagnarsi il pane ami essere descritta in termini veritieri - almeno non dalla stampa. Dobbiamo vendere biglietti, quindi abbiamo bisogno di buone recensioni".
È il 1967 e Orson Welles si trova a Londra dove recita in Casino Royale al fianco di Peter Sellers: queste sono le prime dichiarazioni che rilascia al giornalista di Million Dollar Baby: "Da qualche parte, sperduto fra il nulla e l'addio Playboy Kenneth Tynan, l'incipit di una delle quindici interviste raccolte in questo volume dal titolo emblematico It's all true, è tutto vero.

Ma cosa c'è di reale e cosa di romanzato nella vita di questo "gigante" dello spettacolo? Difficile dirlo con certezza, anche il tentativo di indagine più accurata e cronachistica ha finito per impantanarsi nel mito, nelle sue provocazioni mediatiche, tra le strade e le piazze di una vita da nomade che ha portato Welles a esordire come attore a soli sedici anni su un palcoscenico irlandese, subito dopo aver pranzato con un Hitler sulle montagne del Tirolo e prima di sconvolgere l'America con la messa in scena radiofonica dell'invasione dei marziani.

Il libro curato da Mark W. Estrin non si preoccupa di tracciare un percorso coerente che attraversi in modo lineare la carriera del regista americano, non c'è spazio per la rielaborazione, scorrere le pagine di It's all true è come assistere a un brillante omaggio all'ars retorica. Immaginatevi seduti su una comoda poltrona di vimini mentre sorseggiate placidamente una bibita rinfrescante, d'un tratto la vostra attenzione è catturata dal suono profondo di una voce, vi girate incuriositi e scoprite la figura di un uomo imponente ornata da un gigantesco sigaro dal sapore "guevariano".

Nonostante la vostra educata riservatezza non riuscite a distogliere l'attenzione dalle storie raccontate da quello strano individuo: trasportati da un susseguirsi di aneddoti dal ritmo salgariano scoprite che costui avrebbe intenzione di spedire le proprie reliquie al presidente degli Stati Uniti, lo sentite rammaricarsi di aver rinunciato alla carriera politica tanto caldeggiata da Roosevelt in persona, venite a conoscenza del fatto che, dopo aver girato un film intitolato Quarto potere, che racconta la storia del magnate dell'editoria Hearst si è ritrovato isolato e costretto per lavorare a trasferirsi in Europa, prima in Italia e poi in Spagna; non contento ha scritto un film con Charles Chaplin, Monsieur Verdoux, che ha dato anche a quest'ultimo non pochi problemi.

Come se non bastasse, cogliete alcune indiscrezioni sui suoi vari "impieghi" di letterato, conferenziere, attore cinematografico, televisivo e teatrale, speaker radiofonico, mago e addirittura veggente. Increduli e affascinati decidete di alzarvi e fare la conoscenza di questo straordinario affabulatore, a quel punto lui vi inviterà a sedervi al suo tavolo, ordinerà un ricco e sostanzioso pasto e vi esporrà la sua personale visione dell'arte drammatica di Shakespeare.

In definitiva It's all true non è un testo accademico, non è una raccolta che si pone come obiettivo primario l'analisi critica delle opere di Orson Welles: nelle interviste riportate si trovano però due aspetti fondanti della personalità del regista dell'Infernale Quinlan: l'eclettismo artistico e la voracità intellettuale. ll lettore si trova di fronte alla sfrontatezza del genio, alla sua straordinaria capacità di manipolare i media e all'ansia di venirne travolto. L'operazione di riportare i testi integrali risalenti a diversi periodi della vita di Welles dà la misura della grandezza dell'uomo e definisce i contorni del mito (a questo proposito risulta imperdibile l'omaggio scritto da Gore Vidal che chiude il libro).

Nota: per chi desiderasse approfondire la conoscenza del personaggio Orson Welles, oltre alle numerose biografie disponibili in lingua inglese, consigliamo due testi: il classico edito da Baldini & Castoldi Io, Orson Welles (conversazione fiume con Peter Bogdanovich) e un libro, poco noto ma molto divertente, scritto dal regista bergamasco Davide Ferrario intitolato Dissolvenza al nero pubblicato da Frassinelli (un giallo di ambientazione romana che ha come protagonista il leggendario regista americano). Esce inoltre in questi giorni la versione in dvd di Quarto potere. Il cofanetto distribuito in Italia dalla Columbia Tristar contiene due dischi: nel primo trovate la versione restaurata dell'esordio di Welles datato 1941 mentre nel secondo c'è un lungo documentario intitolato La battaglia per Quarto potere, prodotto dalla televisione americana, che racconta la scandalosa campagna denigratoria messa in piedi dal magnate Hearst per impedire la visione/distribuzione del film.

 


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