Un sapore di ruggine e ossa PDF 
Patrizia Simone   

Il giovane Ali (Matthias Schoenaerts) si ritrova da solo a gestire il figlio di cinque anni che conosce appena. Squattrinato e senza dimora attraversa la Francia per raggiungere la sorella che vive in Costa Azzurra. Qui tenta un nuovo inizio e trova un impiego come buttafuori in una discoteca. Una notte conosce Stéphanie (Marion Cotillard), fascinosa femme fatale e addestratrice di orche. Quando la donna perde le gambe in un catastrofico incidente in piscina, sarà proprio il rapporto con Ali a farla rinascere.

Se il precedente Il profeta era dominato da un unico personaggio maschile, Un sapore di ruggine e ossa illustra la danza di due esistenze che si intrecciano come in un fortuito passo a due. Ispirato alla raccolta di racconti Rust and bones dello scrittore canadese Craig Davidson, il film racconta un dialogo di corpi in cui si dispiegano la trasformazione personale e la crescita emotiva di due eroi atipici. Ali, gigante buono e padre anaffettivo, sembra concentrarsi esclusivamente sugli istinti primari (sesso, cibo, combattimento). Eppure, nella sua semplicità ruvida e animalesca, non è privo di una certa sensibilità umana, e la sua fisicità istintuale è capace di risvegliare Stéphanie al piacere e alla vita. L'erotismo dispensato “operativamente” da Ali diventa una salvifica spinta propulsiva per Stéphanie, che trova la forza per reinventarsi riappropriandosi di un corpo sofferto e mutilato: un corpo nuovo, riplasmato dalle protesi, tecnologico e cyborg, che si sottrae al facile compatimento ma viene invece esibito e rivendicato con orgoglio. D'altra parte, alla disabilità fisica di Stéphanie fa da contraltare la frigidità affettiva di Ali, finché un trauma lo scuoterà dal suo stato di torpore emotivo, costringendolo ad affrontare il dolore e a mettere a nudo la propria fragilità. Nel film è possibile rintracciare temi già frequentati dal regista, a cominciare dal binomio amore/handicap, già presente in Sulle mie labbra (il rapporto tra Stéphanie e Ali riecheggia chiaramente quello tra la segretaria sorda Emmanuelle Devos e l'avanzo di galera Vincent Cassel). Altra costante del cinema di Audiard è la tentazione facile rappresentata dall'attività criminale. Se l'illegalità è un territorio di transito dove riorganizzare il proprio destino, in questo caso, come già in Tutti i battiti del mio cuore, la strada criminale viene abbandonata per favorire l'ambizione socialmente accettata, in nome di una passione artistica o sportiva (la musica per Thomas/Romain Duris, il pugilato per Ali). Ma, soprattutto, i film del regista francese parlano di attaccamento alla vita: anche se messi alle strette da scosse imprevedibili e brutali, personaggi come Stéphanie e Ali riescono a diventare padroni del proprio destino grazie a un inestinguibile istinto di sopravvivenza.

Audiard opta per una regia apertamente manifesta, che si impone attraverso la messa in scena tipica di un melodramma a tinte forti. Tutto è studiato nei dettagli, tanto che a volte si scivola in un pathos un po' meccanico, che rischia di far perdere spontaneità al film (si pensi ai numerosi ralenti enfatizzati dal commento musicale). L'intera operazione, in ogni caso, è condotta con grande equilibrismo e coerentemente con il registro melodrammatico. Sorretto dalla performance magistrale del cast, Un sapore di ruggine e ossa è un film intenso e avvincente, capace di togliere il respiro e colpire nel segno per la carica espressiva e la vitalità dell'impianto visivo. Ennesima conferma, per Audiard, di uno straordinario talento per l'immagine.

Titolo originale: De rouille et d'os; Regia: Jacques Audiard; Sceneggiatura: Jacques Audiard, Thomas Bidegain; Fotografia: Stéphane Fontaine; Montaggio: Juliette Welfling; Scenografia: Michel Barthélémy; Costumi: Virginie Montel; Musiche: Alexandre Desplat; Produzione: Why Not Productions, Page 114, France 2 Cinéma, Les Films du Fleuve, Radio Télévision Belge Francophone, Lumière, Lunanime. Canal+, Ciné+, France Télévision, Centre National de la Cinématographie, VOO, Vlaams Audiovisueel Fonds, Région Provence-Alpes-Côte d'Azur, Département des Alpes-Maritimes, Casa Kafka Pictures Movie Tax Shelter Empowered by Dexia; Distribuzione: BIM; Durata: 120 min.; Origine: Francia/Belgio, 2012

 


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