Per la seconda estate consecutiva, il Consiglio Regionale del Piemonte apre al cinema e al grande pubblico la sua sede di Palazzo Lascaris. proponendo, nel suggestivo cortile interno, dal 17 giugno al 16 luglio 2009, una rassegna all’aperto di film caratterizzati dall’impegno civile e sociale, secondo la formula che lo scorso anno ha riscosso grandi consensi tra i torinesi, registrando il tutto esaurito a ogni proiezione. La nuova edizione di Cinema a Palazzo – organizzata in collaborazione con AIACE Torino – è, nelle parole del presidente dell'Assemblea legislativa piemontese, Davide Gariglio, «un evento che vuole divertire, intrattenere e al contempo sensibilizzare lo spettatore su temi di grande attualità che caratterizzano la società contemporanea. I film inseriti nel programma sono opere di grande spessore, realizzate quasi sempre con cast di attori emergenti o “di nicchia”, ma con una forte valenza sociale, di ricerca antropologica e culturale».

La rassegna presenta un programma di otto film con proiezioni serali a cadenza bisettimanale che costituiscono, quindi, un’occasione di svago nell’estate torinese, ma offrono anche spunti di riflessione e approfondimento. Eterogeneo per generi e produzioni, il cartellone declina temi universali secondo diverse specificità nazionali: il dolore dell’esilio o dell’emigrazione e le difficoltà di integrazione in realtà nuove ed estranee, le profonde disparità sociali viste attraverso gli occhi dei bambini, la volontà di riscatto personale e la ricerca della realizzazione e della felicità individuali in un altrove possibile.

Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito

Sede della rassegna: Palazzo Lascaris, Via Alfieri 15 - Torino

Informazioni:
Consiglio Regionale del Piemonte
Via Alfieri 15 - Torino
tel. 011 5757245
www.consiglioregionale.piemonte.it            

AIACE Torino
Galleria Subalpina 30
tel. 011.538962
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www.aiacetorino.it

PROGRAMMA

Mercoledì 17 giugno, ore 21.30
Persepolis (id.) di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud (Francia/Usa 2007, 87')
Esilio, sofferenza ed emancipazione vissuti dalla piccola Marjane, nella Teheran del 1978 prima e nella sua adolescenza in Austria poi, dove si stabilisce per sfuggire all’ascesa del fondamentalismo nel suo Paese. Dopo il ritorno in Patria, incontra per la seconda volta la solitudine in un ambiente che le è ormai estraneo. La voglia di vivere la spinge a partire di nuovo. Approderà in Francia: qui potrà finalmente essere se stessa senza dover nascondere la sua identità. Tratto dall’omonima graphic-novel di Marjane Satrapi, Premio della Giuria a Cannes.

Giovedì 18 giugno, ore 21.30
Il cacciatore di aquiloni (The Kite Runner) di Marc Forster con Khalid Abdalla, Homayoun Ershadi, Shaun Toub, Atossa Leoni (Usa 2007, 128')
La storia dell’amicizia tra Amir, figlio di un notabile pashtun, e Hassan, il suo piccolo servitore azara. Il risultato di una gara di aquiloni e un atto di violenza nei confronti di Hassan, a cui Amir assiste silente, segnano la rottura del loro legame fraterno. Anni dopo Amir, emigrato negli Stati Uniti e diventato uno scrittore di successo, riceve una telefonata che lo riporta in un Afghanistan in guerra, caduto nelle mani dei Talebani, e a scontrarsi con un passato mai dimenticato. Dal grande successo editoriale di Khaled Hosseini.

Mercoledì 1 luglio, ore 21.30
Cous Cous (La Graine et le mulet) di Abdel Kechiche con Habib Boufares, Hafsia Herzi, Faridah Benkhetache, Abdelhamid Aktouche (Francia 2007, 151')
Slimane Beij vive a Sète, una cittadina vicino Marsiglia, e lavora nel cantiere navale. Non riuscendo ad accettare la flessibilità richiesta, viene licenziato. Nel tentativo di riscattarsi e trovare un nuovo senso per la sua vita, chiede aiuto alla famiglia e all’ex moglie per realizzare il suo sogno: ristrutturare un’imbarcazione e trasformarla in un ristorante in cui il cous cous al pesce sarà il piatto principale. Premio speciale della Giuria a Cannes e Premio Marcello Mastroianni a Hafsia Herzi come miglior attrice emergente.

Giovedì 2 luglio, ore 21.30
L’anno in cui i miei genitori andarono in vacanza (O Ano em Que Meus Pais Saíram de Férias) di Cao Hamburger con Michel Joelsas, Germano Haiut, Paulo Autran (Brasile 2006, 110')
Costretti all’esilio per motivi politici, i genitori di Mauro affidano il ragazzino alle cure del nonno che vive nel quartiere Bom Retiro di San Paolo. Il vecchio però muore poco prima dell’arrivo del nipote che, solo e sperduto, viene accolto da Shlomo, il responsabile della sinagoga. Entra così in contatto con una nuova realtà multietnica in cui convivono ebrei, italiani, greci e arabi. In questo universo Mauro sperimenta il passaggio dall’adolescenza all’età adulta con tutte le sue gioie e suoi dolori.

Mercoledì 8 luglio, ore 21.30
Into the Wild - Nelle terre selvagge (Into the Wild) di Sean Penn, con Emile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone (Usa 2007, 148')
Liberamente tratto dal libro cult Nelle terre estreme di Jon Krakauer, il film racconta la vera storia di Christopher McCandless. Dopo essersi laureato Chris abbandona gli agi e le sicurezze della sua vita borghese e parte alla volta dell’Alaska. Nel suo viaggio di iniziazione incontrerà diverse persone che, in modi differenti, stanno facendo il suo stesso percorso: ognuno di loro lo aiuterà a crescere. Scritto e diretto da Sean Penn, con musiche originali di Eddy Vedder.

Giovedì 9 luglio, ore 21.30
Machuca (id.) di Andrés Wood con Matías Quer, Ariel Mateluna, Manuela Martelli, Federico Luppi (Cile/Spagna/Gran Bretagna/Francia 2004, 121')
Gonzalo Infante proviene da una famiglia abbiente, Pedro Machuca è figlio di contadini e sopravvive in una bidonville. Hanno undici anni e sono molto diversi: il loro incontro è possibile solo grazie all’ambizioso progetto del direttore di un collegio, padre Mac Enroe, che accoglie i bambini di diversi quartieri con l’obiettivo di insegnargli il rispetto reciproco e la tolleranza. L’amicizia tra i due si sviluppa sullo sfondo del Cile del 1973, durante il Golpe e l’inizio della dittatura di Pinochet.

Mercoledì 15 luglio, ore 21.30
East Is East (id.) di Damien O'Donnell con Om Puri, Linda Bassett, Jordan Routledge, Archie Panjabi (Gran Bretagna 1999, 96')
1971, Salford, nei sobborghi di Manchester. Il pakistano George Khan, proprietario di un negozio di fish&chips, è sposato con un’inglese e ha sei figli e una figlia che non sembrano inclini a voler seguire le sue tradizioni religiose, soprattutto per quel che riguarda i matrimoni combinati. Esilarante scontro generazionale tra un padre e i suoi ragazzi cresciuti lontani dalle abitudini di un Paese, il Pakistan, che non hanno mai visto e che non riescono a comprendere.

Giovedì 16 luglio, ore 21.30
Ai confini del paradiso (Auf der anderen Seite) di Fatih Akin con Baki Davrak, Nursel Kase, Hanna Schygulla (Germania/Turchia/Italia 2007, 122')
Le vite di sei personaggi si incrociano tra il Mar Nero e il Nord Europa. Ali, vedovo turco, è emigrato a Brema. Stanco della solitudine, decide di convivere con Yeter, una conterranea che fa la prostituta per mantenere la figlia Ayten, che studia a Istanbul. Il figlio di Ali, inizialmente contrario alla decisione del padre, dopo la morte della donna inizia a cercare la ragazza: scoprirà che anche lei vive in Germania ed è ricercata dalla polizia. Il regista de La sposa turca torna ad affrontare il rapporto tra la Turchia e la terra di adozione per eccellenza del suo popolo. Premio per la miglior sceneggiatura a Cannes.