Scorsese in equilibrio tra incubo e realtà a Shutter Island PDF 
Cristina Coccia   

Scorsese e Di Caprio, alla quarta pellicola insieme, si cimentano nel dare forma all’incubo psicanalitico del romanzo di Dennis Lehane, autore di Mystic River, in una singolare ambientazione che sembra, come il protagonista, essere reduce dall’esperienza della guerra e dei campi di concentramento, approdando alle teorie psicanalitiche di Jung ma anche alle paranoie sui complotti che anticipano la Guerra Fredda. Nel 1954, l’agente federale Teddy Daniels, sopravvissuto agli orrori dei nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, é incaricato di ritrovare una detenuta ricoverata nell’ospedale psichiatrico di Shutter Island, scomparsa in circostanze misteriose, lasciando solo un biglietto con una sorta di enigma numerico. Durante le indagini, interrogando alcuni dei 66 pazienti, cercherà di crearsi un quadro della situazione, tra presunti esperimenti di lobotomia, allucinazioni sulla defunta consorte e violenti attacchi di emicrania. Intanto è in arrivo un uragano che darà alle indagini qualche imprevisto in più …

Tutta la pellicola è immersa in una scenografia espressionista creata da Dante Ferretti, che dà la sensazione di essere prigionieri di meccanismi e luoghi che si fanno a volte sfuggenti ma che, contemporaneamente, a volte ci appaiono nella loro terrificante limpidezza. Ogni particolare interno ed esterno contribuisce a dare un urto sensoriale violento, quasi a voler simbolicamente riprodurre lo scontro tra realtà e follia… Nella mente umana sono nascoste, più di quanto vogliamo dare a vedere, pazzia e violenza che si celano dietro la nebbia, sotto un’insistente pioggia di normalità e conformismo. La prima parte del film è carica di indizi che lasciano arrivare alla conclusione già evidente a metà della storia, tra numerose (forse eccessive) scene retrospettive collocate a Dachau, ma ben presto appare ovvio che non sono nè l’originalità della trama (che cita palesemente Vertigine di Otto Preminger, Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene e soprattutto Il corridoio della paura di Samuel Fuller), appesantita da ellissi troppo prolungate, né la claustrofobica atmosfera, accentuata dalla fotografia di Robert Richardson, a rendere pregevole l’insieme, quanto il continuo gioco di specchi, simmetrie (enfatizzate da dualismi e personaggi paralleli piazzati dappertutto) e scale a chiocciola, allegorie della contorta mente umana traviata da un trauma iniziale, abilmente mascherato dalla psiche e dalle negazioni (intese nella connotazione psicanalitica del termine). Oltre a questo troviamo un bellissimo cast con caratteristi straordinariamente dotati, grandi star come Max Von Sydow, Ben Kingsley, Mark Ruffalo e non ultimo un Leonardo Di Caprio sempre più maturo che ci accompagna tra scene ad alta tensione, esteticamente intrise del consueto simbolismo cromatico di Scorsese, strutturate con regole da cinema classico del brivido, tra paure concrete e immaginate che ci mostrano gli inganni a cui può aggrapparsi la psiche per superare o raggirare un episodio funesto del passato.

Tutto ruota intorno alla domanda che il protagonista si fa alla fine del film (“Cos’è peggio: vivere da mostro o morire da uomo perbene?”), per aprire gli occhi sulla violenza e sulla pazzia insite nella natura umana e che possono scaturire dai nostri gesti e dalle nostre follie o allucinazioni rendendoci mostri agli occhi della società. Ma chi può realmente definire chi o cosa siano la pazzia e la normalità, qual è il confine tra le due facce della medaglia e soprattutto cosa ci permette di vivere in bilico tra immaginazione e verità?

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.