Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street PDF 
Christian Olivo   

ImageLondra, fine Ottocento. Benjamin Barker (Johnny Depp) conduce un'esistenza perfetta: è un barbiere di fama riconosciuta, ha una bellissima moglie e una figlia adorabile. Questa eccessiva felicità finisce però con il suscitare l’invidia del potente giudice Turpin (Alan Rickman) che con un abile stratagemma fa incarcerare Benjamin e, approfittando della loro momentanea debolezza, attira a sé quel che resta della famiglia Barker. Quindici anni più tardi Benjamin, scontata l’ingiusta pena, fa ritorno a Londra sotto le mentite spoglie di Sweeney Todd, deciso ad attuare una personale, atroce vendetta. Sul suo sanguinoso cammino incontrerà una strana cuoca, la signora Lovett (Helena Bonham-Carter), che lo aiuterà a disfarsi dei cadaveri delle sue vittime.

Questo nuovo adattamento dell’omonimo musical scritto a quattro mani nel 1979 da Stephen Sondheim e Hugh Wheeler non è certo adatto per i deboli di cuore (e di stomaco). Tim Burton racconta, infatti, con i toni più cupi e deviati della sua fervida immaginazione, la storia di un barbiere assetato di vendetta che rientra in patria dopo una lunga quanto ingiusta prigionia in Australia. Messo da parte il lato più poetico e mistico della sua fiabesca filmografia passata, il regista privilegia un taglio crudo, quasi da teatro Grand Guignol, per un musical-mélo dalle solite forti tinte dark e l’innegabile raffinatezza stilistica, ma che non riesce a raggiungere le alte vette di ispirazione cui eravamo abituati. Sweeney Todd, che nutre più gli occhi che la mente, sembra a più riprese un film irrisolto: i frequenti numeri musicali spezzano, infatti, quel ritmo sostenuto che si raggiunge quasi a fatica solo quando la trama entra nel suo climax. Si prendano ad esempio le sequenze oniriche: sembrano appartenere ad un altro universo, questo sì al glorioso Burton e a quel Depp (qui alla sesta collaborazione con il regista, quasi un matrimonio artistico) stralunato e romantico che con meno ferocia sapeva cogliere le tinte più celate e nere dell’animo umano. Una considerazione che non tocca in alcun modo la sua interpretazione del personaggio, perché Johnny Depp è Benjamin Barker/Sweeney Todd. Tim Burton sembra però trovarsi in qualche modo a disagio tra i tanti, troppi rimandi alla letteratura: dalle sfumature scontate de Il conte di Montecristo a Oliver Twist, dalle cui righe sembra balzare il piccolo Toby, e ancora I miserabili e il suo grandioso incipit in cui entrano in scena tutti i personaggi che, come nel più classico dei romanzi d’appendice, dovrebbero ritrovarsi felici e contenti alla fine della vicenda. Ma ecco subentrare la tragedia shakespeariana che esige un bagno di sangue finale e non ammette repliche alle accuse di vuoto nichilismo e violenza gratuita mosse da tanta critica all’uscita del film. Un disagio creativo che sembra essere confermato dalla presenza della sposa cadavere Helena Bonham-Carter (semplicemente irresistibile nel valzer cannibalistico), ancora una volta equilibrio e contrappunto ironico alla follia del personaggio principale, come se Burton avesse deciso di offrirci una summa della sua poetica alla vigilia di un nuovo percorso cinematografico da affrontare. Un bel film, esteticamente delizioso e visivamente stimolante, certo, ma troppo ripetitivo e a tratti addirittura noioso. Tim Burton a più riprese ha affermato che il cinema è una forma dispendiosa di psicoterapia. Sarà mai in grado di liberarsi da questa reiterazione tematica?

Curiosità: Christopher Lee era stato annunciato per il ruolo del gentiluomo fantasma, poi eliminato in fase di stesura della sceneggiatura definitiva. Sweeney Todd si è aggiudicato il Golden Globe 2008 per miglior film commedia/musicale e miglior attore protagonista, Johnny Depp. Era stato candidato anche come miglior regia e per la miglior attrice protagonista. Il film ha inoltre conquistato l’Oscar 2008 per la miglior scenografia (opera - è proprio il caso di dirlo - del nostro Dante Ferretti), rimanendo però all’asciutto nelle altre due categorie per le quali era stato candidato, e cioè miglior attore protagonista e costumi. Un risultato a metà, proprio come quello raggiunto dalla pellicola.

TITOLO ORIGINALE: Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street; REGIA: Tim Burton; SCENEGGIATURA: John Logan, Christopher Bond; FOTOGRAFIA: Dariusz Wolski; MONTAGGIO: Chris Lebenzon; MUSICA: Stephen Sondheim; PRODUZIONE: USA; ANNO: 2007; DURATA: 117 min.

 


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