Un giorno devi andare PDF 
Emanuele D'Antonio   

Con il dolore nella valigia si intraprende un viaggio. Lo si carica con cura, piegandolo per bene, così da poterlo subito indossare una volta arrivati a destinazione. Ci si muove nello spazio, attraverso i due mondi, per cercare dov'è il nodo che stringe la felicità. Allora si va attraverso il fiume: su di un battello “per cercare Kurtz”. Oppure più in là: portando con sé tutte le proprie incertezze, attraverso la foresta, su per una montagna per poi riscenderla, come un moderno Fitzcarraldo. Un viaggio da intraprendere, è quello che consiglia il regista Giorgio Diritti, o meglio, un cammino come rito, per trovare sé stessi e la felicità.

Girato in uno stile che poggia elegantemente i piedi, come un funambolo, tra il documentario e la fiction, Un giorno devi andare ci accoglie al nostro arrivo nel suo abbraccio e ci ascolta osservandoci. Trasportati sul fiume nero, fluttuiamo su una superficie fatta delle nostre stesse paure. In silenzio l'acqua sottostante ci sente per assorbire ogni battito della nostra esistenza, ingoiando i nostri dolori. Augusta (Jasmine Trinca), giovane donna, lascia l'Italia per il Brasile, per sfuggire da una doppia perdita. Lasciandosi portare dalla corrente del fiume, approda sulle sponde e nella vita degli Indios, dove un'amica della madre (Sonia Gessner), suor Franca (Pia Engleberth), cerca di imporre un evangelizzazione a colpi di preghiera, santini e bambinelli. Lì, nel cuore dell'Amazzonia, c'è padre Mirco (Fredo Valla) che cerca di portare ai nativi prospettive di lavoro, attraverso la costruzione di una struttura turistica, proprio sulle rive del fiume. Diffidente, Augusta guarda e si interroga: “E se uno la voce non la sente?”. Insensibile al richiamo di qualsiasi dio, respingendo la condotta dei missionari, la giovane donna sceglie di “essere terra”. Fugge ancora. Proseguendo da sola questa volta, verso la favela di palafitte di Manaus, lungo il Rio Negro. Nella capitale dell'Amazonas viene accolta da Arizete, madre e nonna di una famiglia numerosa. Qui Augusta trova nelle relazioni umane il conforto al suo dolore e al suo lutto: un bambino perduto, un marito dileguato, una vita sfibrata. Una vita che fino ad allora sembrava sospesa, incompiuta, ora la rende parte della comunità. Ma il suo viaggio non ha ancora trovato destinazione. La necessità di una nuova partenza fa muovere la sua anima attraverso la solitudine, per immergersi nella natura selvaggia. Augusta sbarca su un'isola, e con un battesimo che la esclude dal mondo e dagli uomini affonda i suoi piedi nei silenzi interiori e nell'ancestrale voce di madre Natura.

Sulla scia di un percorso intrapreso anni fa e che portò Giorgio Diritti alla realizzazione di alcuni servizi televisivi e un documentario in Amazzonia, Un giorno devi andare prende spunto da una figura, Augusto Gianola, missionario vissuto in quell'area per più di trent'anni. “La sua biografia, le sue lettere e l'esperienza diretta di incontro con altre persone in Amazzonia”, che per il regista bolognese “sono l'incipit di questo progetto filmico”. Un altro gioiello che incanta con la sua forza e la sua grazia. Coraggiosamente indipendente, contro le logiche produttive, questa pellicola trova posto nelle, purtroppo, rare occasioni del cinema italiano. Ben interpretato da Jasmine Trinca, la pellicola respira attraverso la sua protagonista, parlando con poesia e innocenza allo spettatore, con occhi limpidi e incantati. Lontano, per fortuna, dall'essere descritto come un paradiso terrestre, l'Amazzonia è lì e ci colpisce per le sue contraddizioni. Manaus è un luogo geografico ma anche dell'anima, dove un giorno bisogna “andare” e dove non fa eccezione quel sentimento di appartenenza alla comunità già affiorato ne Il vento fa il suo giro e in L'uomo che verrà. Dopo esser stato tra le montagne della Val Maira e dopo aver “combattuto” con i contadini bolognesi sull'appennino emiliano, il regista Diritti, in passato collaboratore di Pupi Avati, questa volta risale il fiume e con esso la vita di Augusta, spezzata da un dolore che diventa per la protagonista un'opportunità per ricostruirsi. La comunità che ne Il vento fa il suo giro respingeva i forestieri, in Un giorno devi andare si fa umanità che accoglie e dà fiducia. Augusta lì diventa presenza necessaria: la perdita del suo bambino, e la conseguente sterilità, le negano la maternità ma non le tolgono il diritto di essere una madre “adottiva” e di avere cura del prossimo. Con una recitazione generosa, Jasmine Trinca contrappone, con l'innocenza della sua voce, il dialogo al monologo interiore, il soliloquio alla riflessione religiosa, affrontando l'importanza della diversità culturale e la necessità della sua comprensione.

Uno sguardo etico, estetico e antropologico, che Giorgio Diritti assume con umiltà per entrare nei meccanismi che tengono unite le vite di una comunità vittima di un controverso progetto di urbanizzazione e catechizzazione della loro favela, dove non si capisce bene quali siano i beneficiari, ma che finiscono per produrre forti contrasti e ostacolare le vere iniziative solidali. Vincitore del Marc'Aurelio d'Oro del pubblico e del Gran Premio della Giuria al Festival di Roma 2009 e del David di Donatello 2010 per il miglior film, Diritti è di fatto uno dei pochi autori italiani a voler andare oltre la commedia, spingendoci in profondità non sempre facili, ma necessarie.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.