Il cinema come chiave di lettura della realtà. Della realtà di ieri, di quella d’oggi. La Cineteca di Bologna lancia la scommessa di una retrospettiva imponente, impegnativa, probabilmente il più lungo omaggio italiano all’importante ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia: Da Garibaldi al Caimano. Come il cinema ha raccontato l’Italia, questo il titolo della retrospettiva che muove da un’idea di Antonio Faeti e che attraverserà con oltre 80 film tutto il 2011, coinvolgendo gli Istituti storici della Città (Parri e Gramsci), il Museo del Risorgimento, le Facoltà di Storia e Scienze Politiche dell’Università di Bologna, l’ANPI e Musica Insieme. Il tutto, sotto l’egida della Regione Emilia Romagna.
Lungo gli undici mesi si vedranno film noti (in copie prevalentemente restaurate) e film sconosciuti (tra cui Pattuglia sperduta, film amato da Mario Martone per il suo Noi credevamo) che saranno accolti e approfonditi da vari incontri. Suddivisa in diverse sezioni, la retrospettiva è stata inaugurata lo scorso 11 gennaio con un primo momento dedicato al Risorgimento, e la scelta obbligata di Senso di Luchino Visconti, nella versione restaurata per il Festival di Cannes nel 2009.
Ecco gli altri appuntamenti di gennaio:
Martedì 18 gennaio, ore 20, Cinema Lumière
LA PATTUGLIA SPERDUTA (Italia/1952) di Piero Nelli (97’)
Edizione restaurata da CSC – Cineteca Nazionale
“Uno dei più bei film del dopoguerra italiano. Una sorta di western psicologico, con il nemico che non si vede mai e le brume delle risaie, una piccola pattuglia che deve combattere gli austriaci, ma intanto sta pensando a un mondo che cambia più rapidamente di quanto pensino i potenti, una natura brulla e scarna”. (Steve Della Casa). Il film che Mario Martone ha dichiarato come fonte più prossima di Noi credevamo.
Mercoledì 19 gennaio, ore 20.30 (replica ore 22.15), Cinema Lumière
MA CHE STORIA... (Italia/2010) di Gianfranco Pannone (80’)
In collaborazione con Fice Emilia-Romagna.
Viaggio nel faticoso percorso unitario italiano. Potere, intellettuali e popolo: un rapporto arduo e non privo di cinismo, che di fatto ha impedito il formarsi di un sentimento nazionale condiviso. Cinegiornali, documentari Luce e le parole di scrittori e poeti che esprimono un sentimento amaro e ironico nei confronti di un Paese incapace di elaborare i propri lutti e di guardarsi dentro.
Al termine, incontro con Gianfranco Pannone
Venerdì 21 gennaio, ore 17.30, Cinema Lumière
1860 (Italia/1934) di Alessandro Blasetti (81’)
“La cosa che mi rende più fiero di 1860 – dice Blasetti – è di avere associato il parmigiano che parla col toscano, col romano, col siciliano”. L'Unità d'Italia, oltre a essere il frutto di una campagna bellica trionfale, è anche una questione linguistica. Blasetti padroneggia una materia rutilante con misura e maestria.
Introduce Michela Zegna (Fondo Blasetti)
Venerdì 21 gennaio, ore 21, Cinema Lumière
NOI CREDEVAMO (Italia/2010) di Mario Martone (160’)
Il contrasto dilaniante tra azione e disillusione, che il regista pone al centro di Noi credevamo, potrebbe essere interpretato come motto che riassume 150 anni di patriottismo all’italiana. Il film prende le mosse dalla decisione di tre ragazzi del Sud di reagire alla repressione borbonica affiliandosi alla Giovine Italia. Percorrendo i successi e i fallimenti del Risorgimento (un “Ottocento non ricostruito ma scavato nel presente”, dice Martone) possiamo meglio comprendere la Vecchia Italia nostra contemporanea.
Mercoledì 26 gennaio, ore 17.30, Biblioteca Renzo Renzi
Per una pedagogia della Nazione: raccontare il Risorgimento
Intervengono: Fiorenza Tarozzi (Università di Bologna), Otello Sangiorgi (Museo del Risorgimento) e Gian Piero Brunetta (Università di Padova)
Per info e programma completo:
www.cinetecadibologna.it
Ufficio Stampa:
Patrizia Minghetti
tel: (+39) 0512194831
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
|