Si è svolto a Roma il 6 e 7 febbraio 2004 il I Forum dei Circoli del Cinema organizzato dall'AICA (Associazione per le Iniziative Cinematografiche e Audiovisive). Il Forum ha raccolto le 9 associazioni nazionali dei circoli del cinema (ANCCI, CGS, CINIT, CSC, FEDIC, FIC, FICC, UCCA, UICC) in un confronto diretto con le Istituzioni del "sistema cinema". La rete 'no profit' delle associazioni nazionali è composta da circa 800 circoli di cultura cinematografica, i quali hanno oltre 400 sale a disposizione, danno vita a numerose iniziative in ambito editoriale e possiedono una densa e importante storia alle spalle nella difesa di quel cinema di qualità che ancora oggi, spesso nell'isolamento e nel silenzio, continuano a valorizzare.
Il Forum ha evidenziato la necessità dell'esistenza di questa rete vitale, intanto perché il pubblico richiede sempre di più, parallelamente ai blockbuster delle multisale, un cinema di qualità, ma anche perché i film esistono e vogliono essere visti (i vari festival nazionali e internazionali dimostrano l'esistenza di buone pellicole). Lungi dal risolvere il problema della piccola distribuzione, della qualità delle proiezioni nelle piccole sale, del mercato ristretto ma potenzialmente ampio del cinema di qualità, il Forum è stato una prima occasione per far incontrare le diverse associazioni e farle riconoscere come un corpo unico davanti alle Istituzioni (Stato, piccoli e grandi distributori), che non sempre riescono (a volte si tratta di mancanza di intenzione?) ad aiutare e a tutelare i circoli. Nei due giorni di lavori si è discusso di distribuzione e di promozione, ma anche di futuro e di prospettive grazie alla collaborazione del Dipartimento di Sociologia e Comunicazione de "La Sapienza" di Roma, che ha sviluppato alcune ricerche sui consumi culturali degli ultimi dieci anni in Italia, scoprendo in calo il consumo di tv, dato sorprendente perché fornisce una speranza per una crescita nei settori culturali altri (teatro, cinema, etc...).
Il Forum è stato l'occasione anche per ripercorrere la storia delle diverse associazioni attraverso le loro iniziative editoriali. L'intervento prezioso dello storico del cinema Fernaldo Di Giammatteo ha fatto luce sul "caos" dei prodotti editoriali promossi dai circoli, che hanno dato vita ad un gran numero di iniziative, non esenti da colpe, a causa di un approccio a volte poco scientifico, ma sempre ricco e stimolante.
Si è trattato quindi di un primo appuntamento che può essere da stimolo per una crescita delle associazioni, ma anche del pubblico, sia a livello nazionale sia a livello europeo: costruire una rete di circoli e sale di cinema di qualità a livello di comunità europea è uno degli obiettivi prefissati. Dura sfida, ma stimolante.
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