Le bruit, l'odeur et quelques étoiles: le voci degli Zebda PDF 
di Luca Gricinella   

Gli Zebda sbarcano a Milano per un (generoso) concerto al Centro Sociale Leoncavallo in contemporanea con lo svolgimento della decima edizione della Quinzaine du Jeune Cinéma Français, rassegna ospitata dai centri culturali francesi di Genova e Milano. A fare da legame tra i due eventi c'è un film di Eric Pittard, Le bruit, l'odeur et quelques étoiles; la patchanka prettamente maghrebina degli Zebda, che ha certo meno influssi rock di quanti ne avesse quella brevettata da Manu Chao e compagni, ma che deve qualcosa in più alla chanson française, sta a questo documentario come il rap delle banlieues parigine sta al film di Mathieu Kassovitz del 1995, L'odio.

Gli Zebda compaiono a più riprese in un film che è stato definito dallo stesso regista "opera-documentario", e non solo per cantare, ma anche per dare voce, senza supporto musicale ma comunque in versi, al malessere e alle speranze delle circa quarantamila persone, per lo più di origine araba, che vivono nella periferia del Mirail, a Tolosa. Un malessere derivante, nello specifico, dall'uccisione del diciassettenne Habib, Pipo per gli amici, avvenuta nel dicembre 1998: disarmato, il giovane è stato colpito alla schiena dalla pallottola di un poliziotto che lo aveva sorpreso nel tentativo di rubare una macchina, e lasciato agonizzante poco lontano dal luogo in cui si era fermata l'autovettura delle forze dell'ordine. Presto nel quartiere Reynerie, quello di Pipo, i suoi amici fanno partire una rivolta; sono stanchi di subire e stare zitti nella sola speranza di essere considerati, un giorno, francesi quanto i loro coetanei o compagni di scuola. La repressione della polizia avviene senza mezzi termini.

Non a caso, a parte la band di Magyd Cherfi e dei fratelli Amokrane, gli unici musicisti a prendere parte al film sono due rapper che rimano e un dj che scratcha, stipati dentro uno stanzino attrezzato con piatti e microfoni per rivendicare i diritti della loro minoranza, come vuole una costante di ogni ghetto urbano contemporaneo. D'altronde la prima canzone cantata dagli Zebda davanti alla cinepresa di Eric Pettard è Le bruit e l'odeur (1995), la stessa che, come Clandestino di Manu Chao (arrivata però tre anni dopo), si sente cantare in Francia ogni volta che scendono in strada tutte quelle persone sensibili ai problemi dei migranti o comunque di tutti i francesi che non hanno la pelle bianca ("Spéciale dédicace aux Français pas de l'hexagone" era il frizzante incipit di una canzone dell'album di debutto della band di Tolosa).

 

Fa impressione sentire una madre (di una bambina e un adolescente), in un primo momento contraria ai modi della rivolta, raccontare del terrore che da quei giorni in poi prova ogni volta che vede dei poliziotti nel quartiere, della paura di vedere entrare suo figlio in un commissariato e non vederlo più uscire. Malcolm X, nella sua autobiografia, racconta di come a scuola "la storia dei neri era condensata in un solo paragrafo"; questa madre, quasi quarant'anni dopo, si lamenta perché ai loro figli non viene insegnato da dove vengono, continuano a essere ignorati. Ma c'è anche chi, dopo aver partecipato attivamente alla rivolta, si auto-organizza, partecipa per la prima volta a una manifestazione (per Pipo), cerca di iscriversi alle liste elettorali, fa pressione sulle autorità, in primo luogo per ottenere giustizia e comunque per fare in modo che non avvenga più niente di simile. Gli Zebda, con le loro parole in versi, riescono a rappresentare lo spirito di tutta questa gente, del loro malessere ma anche della voglia di non arrendersi e, magari, di fare festa; così in una delle ultime canzoni del film parlano di tutti quelli che non vogliono dimenticare, motivati come i membri del movimento culturale e politico da loro fondato.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.