La Valle dell'Eden: Dossier Eyes Wide Shut PDF 
di Barbara Rossi   

Ultimo, interessante ed accurato numero de "La Valle dell'Eden", rivista cinematografica quadrimestrale del DAMS di Torino (da qualche mese pubblicata dalla prestigiosa casa editrice Lindau), "Dossier Eyes Wide Shut" è un lavoro quasi del tutto monografico, frutto della collaborazione di un gruppo di docenti e ricercatori universitari accomunati dall'intento (rischioso e complesso) di approfondire, di sviscerare per quanto e il più possibile l'inquietante, contraddittoria opera finale di uno fra i grandi registi della storia del cinema, Stanley Kubrick.

Un tentativo estremo per un film e un autore altrettanto estremi, da cui però nasce uno studio composito e affascinante (con riferimenti ad un seminario sull'argomento tenutosi al DAMS di Torino durante l'anno accademico 2000 - 2001), una raccolta di minisaggi cui fa difetto - se così possiamo definirla - forse solo l'elevata specificità del linguaggio, indice, peraltro, della professionalità e delle competenze dei redattori.

Vale dunque la pena cercare di superare questo primo livello di difficoltà, per addentrarsi nell'intricato labirinto, nel vero e proprio enigma di una pellicola la cui subdola bellezza risiede proprio nell'algido mistero, nella paradossale evidenza del non detto, di ciò che viene volutamente mascherato.

Pare essere questo, in definitiva, il senso complessivo deducibile dalla lettura incrociata degli atti di questo dossier, dal primo approfondimento di Gian Paolo Caprettini (Un malinconico incantesimo. Peter Pan e il modello fiabesco), concentrato sull'analisi della sequenza d'apertura di EWS e sulla sua messa in relazione con la fiaba di Peter Pan, non solo nella versione di Barrie ma anche in quella disneyana del 1952; passando attraverso il dispiegamento della tematica junghiana nella costruzione del rapporto Alice - Bill ("Eyes Wide Shut": una nuova odissea nel tempo e nello spazio, di Maurizio Del Ministro); l'evidenziarsi dell'ossessione tipicamente kubrickiana della circolarità del tempo, della Storia, della parabola umana (e drammaturgica) in una realtà disgregata ("To be perfectly honest: or Mr. Harford and the vicious circle, di Giaime Alonge): all'insegna della doppiezza, del sogno, dell'iterazione, non solo tematica ma anche stilistica (Somewhere under the rainbow, di Giulia Carluccio e Confessare lo sguardo, di Federica Villa).

Ancora, meritano senz'altro una citazione le puntuali analisi di Franco Prono (Lo smascheramento del desiderio e della morte), sull'ormai topico dissidio Natura / Cultura, lo svelamento del corpo e la repressione del desiderio, il rapporto Eros / Thanatos in EWS come in tutta l'opera kubrickiana; di Roberto De Gaetano (Le fluttuazioni del "semiconscio"), su ciò che Schnitzler - autore della novella da cui è stato tratto il film - definiva Mittelbewusstsein o Halbbewusstsein, "territorio intermedio fluttuante fra il conscio e l'inconscio", desolata terra di nessuno in cui precipita Bill Harford; di Ruggero Eugeni ("Eyes Wide Shut" o la scuola della differenza), che a partire da una rilettura del motivo della festa in Kubrick, ipotizza EWS come la prima dichiarazione di poetica della carriera del regista, basata sul principio della differenza.

Ultime, ma non meno intriganti le riflessioni di Marco Dinoi (La danza di Mercurio. La visione e il movimento, il corpo e il mondo in "Eyes Wide Shut"), sulla parcellizzazione della visione, il balletto fra movimento corpo e mondo in EWS; e di Alberto Baracco ("Eyes Wide Shut": la realtà del sogno), in cui si sostiene che proprio la continua oscillazione tra realtà e fantasia, il pauroso ondeggiamento del senso cui Kubrick continuamente sottopone lo spettatore, diviene in EWS fonte primaria di piacere estetico.

Ricordiamo, inoltre, che la monografia è corredata da una bibliografia essenziale a cura di Silvio Alovisio e da utilissimi riferimenti web di Alberto Baracco e che, a fondo volume, troviamo un saggio di Sarah Revoltella su La musica in "Morte a Venezia" di Luchino Visconti, uno di Carla Capetta su Racconto e rappresentazione in "Il carretto fantasma" e una conversazione di Jacopo Chessa con Jacques Rivette.

Si legge volentieri, dunque, questo "Dossier Eyes Wide Shut" a cura de "La Valle dell'Eden": lo consigliamo non solo - non ce ne sarebbe bisogno - agli addetti ai lavori, ma più in generale agli appassionati di cinema, dell'opera di Stanley Kubrick e di questo suo ultimo film (è forse eccessivo parlare di testamento), tanto controverso e discusso.

Dice a questo proposito Ruggero Eugeni, a pagina 76 di "Dossier Eyes Wide Shut": "Il titolo del film si rivelerebbe allora sintomatico. Non solo e non tanto per la più volte sottolineata presenza dell'elemento dell'occhio; quanto e soprattutto per la compresenza straniante nell'esiguo spazio sintattico di due termini ossimorici: l'apertura, la chiusura.Titolo sineddotico rispetto a un film a sua volta sineddotico rispetto a un'intera opera.Titolo, film, opera, che in questo modo si rivelano come semplici cose, capaci di rivelare solamente l'assenza di ogni possibile rivelazione".

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.