Il secondo romanzo di Corrado Farina - pubblicista, insegnate, sceneggiatore e regista nato a Torino nel 1939 - è un'opera diretta sicuramente a tutti gli appassionati della settima arte.

Attraverso un'elaborata mescolanza di verità e finzione, costruisce una spy-story ambientata nella Torino del cinema muto: uno studente romano trasferitosi per due settimane nel capoluogo piemontese per approfondire le ricerche inerenti alla sua tesi di laurea sugli anni d'oro del cinema muto italiano, si trova involontariamente coinvolto nella storia di un omicidio avvenuto quasi novant'anni prima.

I protagonisti di questo giallo sono Giovanni Patrone, Segundo de Chomon, Emilio Ghione, Salgari e un misterioso personaggio, Alfonso Dematteis, figura chiave nello sviluppo delle relazioni tra questi personaggi.

Se da una parte Giallo Antico non può non intrigare gli studiosi di cinema, dall'altra si rivela un po' troppo superficiale e scontato per tutti coloro che quel periodo lo conoscono bene. Ad ogni modo la narrazione scorrevole e incalzante garantisce una lettura piacevole, sviluppando un tema inusuale e divertente.