Into Darkness - Star Trek PDF 
Alessandro Padovani   

Funzionare, funziona. Prende, coinvolge, ti trascina fino all’ultimo dei 136 minuti, anche se un tipo di nome Spock non l’hai mai sentito nominare e il saluto vulcaniano non sai nemmeno cosa è. Un blockbuster sicuro di sé, che sa cosa vuole e soprattutto sa cosa vuole il pubblico: navicelle, missili, esplosioni, sentimenti, salvataggi. Sulla lista degli ingredienti del perfetto film d’incassi non manca nulla. Il problema, forse, di Into Darkness - Star Trek è proprio questo. C’è tutto quello che ti aspetteresti, che bene o male è quello che hai già visto, soltanto che qui i personaggi stanno su una navicella e un personaggio ha le orecchie a punta. Per il resto, sembra un incrocio tra tutti i film d’azione degli ultimi anni, soprattutto quelli della saga Marvel: I Fantastici 4 (il personaggio di Khan ricorda in parte il nemico-amico Silver Surfer), Spider-Man, X-Men, The Avengers, e chi più ne ha più ne metta.

Certo, la ricetta è sempre quella: se la cambi, oltre a offendere il cuoco, rischi il flop. Il problema è che una standardizzazione di trame e linee narrative, fatta di colpi di scena che si ripetono ciclicamente preparando lo spettatore al gran finale come in un concerto operistico, se da un lato assicura il successo immediato al botteghino, a lungo andare rischia di mostrare le sue debolezze.  Situazioni come la morte del maestro, il desiderio di vendetta, il cattivo che si dimostra amico e poi si scopre che è davvero un cattivo, la figlia carina dello spietato comandante … un esercito di topoi da action movie, che vengono piazzati da Abrams sul tavolo da gioco con la sicurezza di chi gioca carte vincenti. Nulla da ridire: il pupillo di Spielberg conosce le regole, sa bluffare e sa portare a casa la vittoria. Per questo Star Trek funziona, perché in fondo non poteva essere fatto in altri modi che così; o meglio, poteva essere fatto, ma rischiando un probabile quanto clamoroso insuccesso, condito con valanghe di critiche. Bisogna tenere conto che dietro il fenomeno Star Trek c’è un esercito di fan sfegatati pronti a urlare alla blasfemia venusiana alla prima gaffe tecnica nel nome di un pianeta o un alieno, oltre ovviamente all’esercito di appassionati di action movie, che devono essere portati in sala e convinti che il film può piacergli anche se non hanno mai visto una puntata della serie. Cosa puoi fare per accontentare tutti? Estrai il ricettario e guardi alla sezione blockbuster da sci-fi: navicelle, missili esplosioni, un pizzico di ironia, per non prendersi troppo sul serio, e riprese che ballano. Ed ecco che il film è bello che pronto per andare in sala.

Ora che le cartucce contro lo Star Trek-blockbuster sono finite, qualche parola va spesa anche per J.J. Abrams, un regista che qualsiasi materiale gli fornisci riesce a cavarsela. Riesce a muoversi bene nel territorio della science fiction, destreggiandosi tra le strizzate d’occhio ai fan sfegatati e le regole della suspence del film d’azione, motivo per cui gli è stato affidato anche il sequel di Guerre Stellari (curioso, visto che i fan di Star Trek e quelli di Star Wars formano due eserciti rivali). Il vero punto di forza del regista, che ha dimostrato anche in altre pellicole, come Super 8, è quello che ha fatto il successo dei film del suo maestro Spielberg: sentimenti e ironia. I personaggi di Abrams sono sempre molto caratterizzati, perfino se stiamo parlando del freddo Spock, e sono coinvolti in situazioni estreme in cui la loro umanità emerge sempre. L’amicizia, l’amore vero, alla fine devono essere il collante che tiene assieme un mucchio di esplosioni che altrimenti sarebbero soltanto il livello di un videogioco, da superare per passare al successivo. E in effetti, in alcuni momenti, più che guardare Star Trek sembra di giocarci, e rimani sorpreso nello scoprire di non avere un controller in mano; però non puoi fare altro che essere risucchiato da un’altra scena, che si sussegue a un’altra a un ritmo frenetico, tanto che non ti accorgi di arrivare fino alla fine delle due ore del film. Insomma, non annoia e funziona. Se sei un appassionato di action movie o di science fiction (o entrambi) ti piacerà. Se non sei un appassionato, non ti annoierà. Comunque, in entrambi i casi, non è certamente un film che rimarrà a lungo nella tua memoria.

 


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