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Questa
sezione, dedicata ai lavori dei giovani filmakers che operano
nella nostra città, contava diciannove cortometraggi. Il
primo premio se l'è aggiudicato L'odore del veleno
di Claudio Cavallari e Alessandro Porqueddu, un betacam dal forte
impatto visivo e contenutistico.
Il secondo è andato a Il grande incubo dell'Istituto
Albe Steiner, animazione per l'omonimo brano degli 883. Non è
questa la sede per un'analisi più approfondita delle opere
premiate.
Quello
che comunque non si può omettere è la fastidiosa
presenza di prodotti provenienti dalle scuole, e soprattutto i
riconoscimenti che questi ottengono. Osservando le opere si comprendono
le diverse finalità e intenti che vogliono conseguire;
pertanto bisogna domandarsi come si può mettere sullo stesso
piano un lavoro eseguito come attività collaterale alle
ore di lezione, con quelli per la cui realizzazione si consumano
ingenti quantità di tempo, energia e denaro.
E ancora, perchè danneggiare quest'incredibile occasione
rivolta ai registi esordienti?
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