E' facilmente percepibile il profondo turbamento che sta attraversando attualmente il mondo delle arti nella sua totalità. Si può riscontrare una confusione che deriva essenzialmente dalle contaminazioni reciproche che queste subiscono. Infatti l'immagine, sia statica sia in movimento, sta penetrando in maniera preponderante nelle altre forme artistiche, quasi come un germe di una malattia infettiva.

Teatro, pittura, fotografia, letteratura utilizzano ormai i linguaggi che una volta appartenevano esclusivamente al cinema (nato con le macchine industriali, sta via via ritornando alle nuove macchine tecnologiche) per soddisfare quella necessità di "visionarietà", di ritmo e di velocità imposta da un pubblico esigente. Videoarte e installazioni sono i prodotti più evidenti di questa nuova tendenza.

Ma se la settima arte è la causa degenerante delle sue sorelle, anch'essa non si salva da una certa decadenza che la investe da un punto di vista contenutistico e formale. Analizzando la produzione di quest'ultimo anno appare evidente come ci si stia incamminando su una strada che privilegia l'aspetto estetico dell'oggetto filmico rispetto alla sua essenza. Anzi si può addirittura affermare che in molti casi l'argomento venga utilizzato come semplice pretesto per un'esplosione visiva fine a se stessa.

Il risultato è un cinema di puro intrattenimento il cui intento non si discosta molto da quello dell'attrazione da baraccone (a questo proposito è illuminante Il mistero della casa sulla collina [1999] di William Malone, che evidenzia l'accostamento "emozionale" tra giostra e cinema).

Al tempo stesso però, se il contenuto viene messo in discussione, anche la forma è affetta da un graduale impoverimento dovuto ad un processo in atto che mescola e riunisce linguaggi differenti e, sempre più spesso, utilizza l'artificio della citazione o della ripetizione di situazioni ritenute talmente celebri da essere considerate rigorosamente sedimentate nell'intero immaginario collettivo.
E sarà proprio passando attraverso queste suggestioni che cercheremo di intuire quali saranno i prossimi sviluppi di quest'arte così giovane e già così in crisi.